STORIA DELL’ATTIVITA’ CINOFILA
Nasce da 2 esigenze storiche:
- la caccia , che nel tempo è rimasta immutata
e
- l’utilità e difesa da cui provengono tutte le altre discipline, sport, sociale, quotidiano, guerra, soccorso, ricerca.
Addestramento militare
L’addestramento militare era ed è l’attività attraverso cui i cani conseguono i livelli di competenza necessari per operare in condizioni di supporto, in guerra o pericolo, con successo.
I cani senza un appropriato addestramento qualitativo e quantitativo, non potrebbero agire con adeguata efficacia né garantirebbero il raggiungimento degli obiettivi prefissi.
L’addestramento militare è il “processo, fisico ed esperenziale, attraverso il quale si sviluppano le abilità/capacità di assolvere specifici compiti e funzioni, in specifici ambienti operativi”.
Prima guerra mondiale, staffetta portaordini
Cani ausilianti gli alpini della guerra del 1915-18
Cane da soccorso feriti, prima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale, Finlandia
L’ordinamento delle razze canine |
Il problema di ordinare le razze canine è plurisecolare e nasceva dall’esigenza del miglior uso e impiego delle caratteristiche canine. Già gli antichi Greci (Aristotele, Senofonte, etc.) avevano descritto razze con particolari attitudini e molti antichi Romani si occuparono della questione (Virgilio, Arriano, Columella, etc.).
Uno schema classificatorio del metodo di suddivisione romano è il seguente: · Venatici Sagaces (cani da traccia) Celeres (cani da seguita) Pugnaces (cani da attacco) · Pastorales (cani da pastore) · Villatici (cani da guardia)
Nel Medioevo, Albert Legrand distingue mastini, levrieri, segugi e cani da cerca e nei vari trattati sulla caccia del Rinascimento sono distinte diverse razze da caccia.
Una classificazione, anche se ristretta all’ambiente britannico fu elaborata da John Keys (Caius) nel 1576, anche questa scritta in latino, come segue:
– Gentle kind Venatici Hounds Leverarius Sanguinarius Terrarius Hunting Agaseus Leporarius Aucupiatorii Conforter Lorarius Vertigus Canis furax Fowling Index Acquaticus – Homely kind Canis pastorales Canis villaticus Canis cabernarius – Currish kind Admonitor Vernerpator Saltator
Precedentemente si registra solo la classificazione dei Canidi di Huxley, in due gruppi: gli alopecoidi, senza stop e gli alcaoidi, con presenza di stop, nei quali veniva inserito il Canis familiaris.
Due secoli dopo (1755) Buffon elabora una classificazione basata sulla forma ed il portamento delle orecchie; riconosce 30 razze di cui 17 considerate principali e le altre derivate per incrocio. Stabilisce tre grandi categorie: cani ad orecchie raddrizzate, ad orecchie in parte raddrizzate e ad orecchie pendenti.
Successivamente Cuvier stabilisce una classificazione in tre categorie basata su determinate caratteristiche ossee del cranio, individuando mastini, spaniel e cani normali ed Hamilton Smith ripartisce le diverse razze i sei categorie: levrieri, mastini, segugi, cani da caccia, meticci e cani normali.
Nell’Ottocento vari studiosi, a turno, stabiliscono metodi di classificazione più o meno completi.
Cornevin si serve delle proporzioni corporee, del portamento delle orecchie, della taglia, delle caratteristiche del pelo. Le razze vengono quindi suddivise in tre grandi gruppi: dolicomorfi, con corpi che sembrano stirati ed allungati, brachimorfi che sembrano compressi e mesomorfi, che rappresentano il tipo medio. A queste bisogna aggiungere i cani con arti sproporzionati, per brevità, rispetto al tronco, gli anacolimorfi (bassotti). Vengono poi impiegate le categorie di Buffon per le orecchie e create delle sottocategorie sulla base di caratteristiche fanerotipiche (pelo e mantello), pelo corto e raso, lungo e morbido o duro. Inoltre divide gli individui per taglia in giganti, medi e nani.
Contemporaneamente, in Inghilterra, J.H. Walsh (Stonehenge) compila una suddivisione in sette categorie ritornando al criterio della destinazione utilitaristica, tuttora utilizzato da vari enti cinofili, per classificare i vari soggetti (cani selvaggi e semiselvaggi, che cacciano in gruppo, cani domestici che cacciano a vista e catturano la preda, cani domestici che cacciano a naso, scavano ed eventualmente catturano la preda, cani domestici che cacciano a naso, scavano ma non catturano la preda, cani da pastore, cani da guardia, razze meticcie).
Raoul Baron, in Francia, definisce le forme viventi per tre categorie principali: formato, profilo e linee di nota. Lo studio volumetrico del formato riconosce tre tipi: a) maggiore od ipermetrico (alani, barzoi, deerhounds, etc.); b) medio od eumetrico (boxer, samoiedo, bracco, etc.); c) minore od ipometrico (terriers, cani da compagnia, etc.).
Dal punto di vista anamorfico distingue: a) i longilinei od alti da terra (altezza al garrese maggiore della lunghezza corporea); b) i mediolinei (altezza uguale alla lunghezza); c) i brevilinei (altezza minore della lunghezza); con ulteriori suddivisioni intermedie (sublongilinei, subbrevilinei, ultra longilinei, ultrabrevilinei, etc.).
Su questa linea, nel 1965, Yves Pincemin sviluppò nei dettagli una classificazione che teneva conto anche delle variazioni introdotte da Paul Dechambre.
Paul Dechambre raggruppa i cani secondo la sagoma di testa ed estremità proporzioni, peso, taglia e pelo. Secondo il profilo della testa i cani vengono suddivisi in rettilinei (parallelismo di linea frontale e facciale con stop ben marcato – bracchi), convessilinei (stop rilevato, fronte convessa e punta del naso abbassata – barzoi), concavilinei (stop molto marcato e faccia più o meno compressa – bulldog).
Esaminando quindi la natura delle estremità distingue un primo tipo ad estremità sottili, muso appuntito, labbra sottili, occhi piccoli ed obliqui, stop rilevato, fronte arrotondata, orecchie triangolari e raddrizzate (spitz). Il secondo tipo presenta estremità ispessite, faccia larga, labbra grosse, orecchie spesse, attaccate basse e pendenti, con bozza occipitale sviluppata (bloodhound). Tra i due tipi descritti si situa un tipo intermedio ad estremità normali, cranio piatto, stop marcato, orecchie semipendenti (bracco francese).
Quanto alle proporzioni corporee si oppongono due tipi: i longilinei dalle forme agili e stirate (levrieri) ed i brevilinei dalle forme tarchiate e compresse (bulldogs). Le forme intermedie costituiscono i mediolinei. Le variazioni del pelo costituiscono i tipi a pelo raso, a pelo lungo, arricciato, abbioccolato od ondulato, a pelo duro.
Nel 1896 Pierre Megnin perfeziona la classificazione compilata da Cuvier settanta anni prima (1817), suddividendo le razze in quattro gruppi morfologici: lupoidi, braccoidi, molossoidi e graioidi; per ciascuno dei gruppi considera cinque fasce di taglia: grande, media, piccola, nana e bassotta (rispettivamente maggiore di 65 cm, tra 65 e 40 cm, tra 40 e 20 cm, minore di 20 cm e la forma bassotta che si trova esclusivamente nelle taglie piccole e nana).
Brevemente esponiamo le caratteristiche dei quattro gruppi: a) lupoidi: testa piramidale, orecchie diritte (generalmente), muso stretto ed allungato, labbra piccole e serrate che non superano la base della mandibola; b) braccoidi: testa prismatica, stop marcato, orecchie pendenti, labbra lunghe e cadenti che superano la base della mandibola; c) molossoidi: testa cuboide o rotonda, massiccia, orecchie piccole e pendenti, muso corto, labbra lunghe e spesse, corpo massiccio di taglia molto grande, arti generalmente con cinque dita davanti e dietro; d) graioidi: testa a cono allungato, cranio stretto, orecchi piccoli coricati all’indietro o diritti, muso lungo e stretto in tutti i sensi, in linea retta con la fronte, naso aggettato e spigoloso, sporgente sulla bocca; labbra strette corte e serrate, corpo slanciato, membra sottili e ventre molto retratto.
Paul Megnin divide i cani in tre gruppi abbastanza vicini a quelli adottati dai moderni enti cinofili: cani da guardia, difesa ed utilità; cani da caccia, comprendenti terriers, segugi, cani da ferma, spaniels e retrievers; cani da compagnia.
Giungiamo quindi alle classificazioni adottate dai vari enti cinofili moderni sulla fine del 1800: quasi tutte seguono un criterio di destinazione utilitaristica delle varie razze, eventualmente integrato dal raggruppamento per tipologie strutturali o ceppi d’origine.
A titolo esemplificativo esponiamo le classificazioni adottate dalla F.C.I. (Federation Cynologique International), dal K.C. inglese (Kennel Club), dall’A.K.C. (American Kennel Club) e dall’A.N.K.C. (Australian National Kennel Council), in quanto lo schema di questi enti viene adottato alla lettera, o con modeste variazioni anche da altri enti minori.
Classificazione delle razze della F.C.I.
Classificazione delle razze del K.C. inglese.
Sporting Breeds Hounds (segugi e levrieri) Gundogs (cani da caccia) Terriers Utility (compagnia – non toys) Non-Sporting Breeds Working (cani da lavoro) Toys (cani da compagnia) Rare Breeds
Classificazione delle razze del K.C. americano.
Gruppo 1 Sporting Dogs (cani da caccia) Gruppo 2 Hounds (segugi e levrieri) Gruppo 3 Working Dogs (cani da lavoro) Gruppo 4 Terriers Gruppo 5 Toys (cani da compagnia – piccoli) Gruppo 6 Non-Sporting Dogs (cani da compagnia – altri)
Classificazione delle razze del K.C. australiano.
Gruppo 1 Hounds (segugi e levrieri) Gruppo 2 Gundogs (cani da caccia) Gruppo 3 Terriers Gruppo 4 Non-Sporting Dogs (compagnia – non toys) Gruppo 5 Working Dogs (cani da lavoro) Gruppo 6 Toys (cani da compagnia) |
Classificazione delle razze della F.C.I.
Classificazione delle razze del K.C. inglese.
Sporting Breeds Hounds (segugi e levrieri)
Gundogs (cani da caccia)
Terriers
Utility (compagnia – non toys)
Non-Sporting Breeds Working (cani da lavoro)
Toys (cani da compagnia)
Rare Breeds
Classificazione delle razze del K.C. americano.
Gruppo 1 Sporting Dogs (cani da caccia)
Gruppo 2 Hounds (segugi e levrieri)
Gruppo 3 Working Dogs (cani da lavoro)
Gruppo 4 Terriers
Gruppo 5 Toys (cani da compagnia – piccoli)
Gruppo 6 Non-Sporting Dogs (cani da compagnia – altri)
Classificazione delle razze del K.C. australiano.
Gruppo 1 Hounds (segugi e levrieri)
Gruppo 2 Gundogs (cani da caccia)
Gruppo 3 Terriers
Gruppo 4 Non-Sporting Dogs (compagnia – non toys)
Gruppo 5 Working Dogs (cani da lavoro)
Gruppo 6 Toys (cani da compagnia)
Molti non conoscono le origini, il motivo per cui nasce l’associazione Italiana E.N.C.I.
Nel 1882 il conte Carlo BORROMEO, il principe Emilio BELGIOIOSO d’ESTE , Ferdinando DELOR, Luigi RADICE e Carlo BIFFI fondano “l’associazione per il miglioramento delle Razze canine in Italia”
Subito dopo nasce il KENNEL CLUB ITALIANO con 31 soci fondatori, viene creato il Libro delle Origini ( LOI) con primo iscritto un Bracco Italiano di nome Falco nato nel 1875; così si organizzarono le prime esposizioni a Milano e Torino, e venne stampata la prima rivista .
Nel 1926 l’ente viene riconosciuta dal ministero dell’Agricoltura e nel 1970 le associazioni cinofile membri della FEDERATION CYNOLOGIQUE INTERNATIONALE (FCI) decidono il riconoscimento reciproco dei certificati e stabiliscono che i relativi documenti portino un comune contrassegno.
Nei giorni nostri questo ente cerca di salvaguardare le attitudini e caratteristiche , nonché la salute fisica dei cani di Razza.
L’attività selettiva continua nelle are cinofile in varie parti del paese per l’addestramento e l’allenamento dei cani utilizzati nello sport venatorio, centri di addestramento per i cani di utilità e per la Protezione Civile. Sta ora prendendo consistenza la selezione scientifica delle attitudini naturali dei cani da gregge, ausiliari indispensabili nel lavoro degli allevatori di razze ovi-caprine; la selezione di cani per usi ludico-sportivi quali quelli di agility; il miglioramento dei cani con attitudine al soccorso e al salvataggio sia a terra sia in acqua; l’ampliamento dell’utilizzo dei cani ausiliari dei portatori di handicap e la collaborazione con le forze di Polizia per la selezione dei cani antidroga e ausiliari per l’ordine pubblico.